Prestito protestati e pignorati
Il protesto è l’atto con il quale si viene iscritti nel registro dei cattivi pagatori. La motivazione principale è il mancato e puntuale pagamento delle rate del proprio finanziamento. L’iscrizione non è vitalizia, ma viene cancellata dopo un certo periodo di tempo.
Nello specifico, è possibile essere cancellati dal registro del CRIF (il registro dei cattivi pagatori) a condizione che si siano regolarmente pagate tutte le proprie insolvenze. La cancellazione avviene entro 1 anno dal momento in cui i pagamenti sono stati regolarizzati se le rate non pagate sono massimo due, oppure avviene entro 2 anni se le rate non pagate sono più di due.
Ottenere il prestito se si è cattivi pagatori
Solitamente dopo essere stati iscritti nel registro dei cattivi pagatori, diventa molto difficile riuscire ad ottenere un nuovo finanziamento, almeno fino a che il nome del debitore compare nei registri informatici del CRIF. Le società finanziarie hanno inoltre ideato delle soluzioni per poter arrivare anche a questa tipologia di clientela.
Potrebbe capitare che dei consumatori, per via di temporanei ed improvvisi problemi di liquidità non riescano a pagare le rate del finanziamento. E’ una situazione solo temporanea e potrebbe succedere che queste stesse persone abbiano ancora bisogno di un finanziamento.
Le banche e le società finanziarie forniscono dunque dei servizi finanziari ideali per concedere rapidamente un prestito alle persone protestate o pignorate.
La soluzione della cessione del quinto dello stipendio
I prestiti per protestati e pignorati vengono concessi tramite la cessione del quinto dello stipendio, la quale garantisce il rimborso del debito grazie alle garanzie date dalla busta paga del lavoratore. In questo caso bisogna però essere dei dipendenti con un certo livello di anzianità lavorativa.
Nel caso di dipendenti pubblici l’anzianità può essere di pochi mesi, mentre nel caso di dipendenti privati devono esserci almeno sei 6 mesi di lavoro e un contratto a tempo indeterminato. Se invece si è lavoratori autonomi, il prestito può venire concesso dietro la firma di cambiali.
Per riuscire ad ottenere un prestito per protestati e pignorati basta farne richiesta alla società finanziaria, presentando l’ultima busta paga. L’azienda creditrice valuta la situazione del richiedente e, qualora l’operazione sia fattibile, chiederà ulteriori documenti, come il certificato di stipendio o l’attestato di servizio.
Non vengono posti dei limiti massimi precisi e rigorosi per questa tipologia di prestito, proprio perché è un prestito che viene garantito dalla busta paga oppure dalla presenza delle cambiali, che sono titoli esecutivi.
I tempi di erogazione dei prestiti per protestati e pignorati variano da un minimo di 2 giorni fino ad un massimo di 20 giorni.